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Qualsiasi vegetale contenente saccarosio può diventare produttore di zucchero, ma le uniche materie prime usate ufficialmente per la produzione mondiale sono la canna da zucchero e la barbabietola.
In questo articolo vi descriviamo brevemente le fasi di produzione dello zucchero di barbabietola.
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Lo zucchero filato è diffuso in tutto il mondo e tradizionalmente associato ad eventi di festa e in generale all'infanzia.
William Morrison e John C. Wharton, due barbieri di Nashville (Tennessee), sono gli inventori dello zucchero filato, essi realizzarono la macchina per produrlo nel 1897, ma il prodotto venne presentato al grande pubblico solo nel 1904, alla Fiera mondiale di Saint Louis (Missouri). Fu presentato con il nome di fairy floss (lana di fata) ed ebbe un enorme successo.
In Italia lo zucchero filato fece la prima comparsa nel 1906, a Udine, con il Circo di Buffalo Bill.
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La prima forma di zucchero di cui si ha notizia è quello di canna da zucchero, che rimase per molti secoli l'unico tipo possibile. Si ritiene che sia stato portato dagli abitanti delle isole polinesiane in Cina e in India.Qui i persiani di Dario trovarono, nel 510 a.C., coltivazioni di un vegetale da cui si ricavava uno sciroppo denso e dolcissimo. Fatto asciugare in larghe foglie produceva cristalli che duravano a lungo, dalle spiccate proprietà energetiche. I persiani portarono le piante con loro e ne estesero la coltivazione al Medio Oriente.
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Il Giorno dei Morti è una festa nazionale messicana dedicata alla commemorazione dei defunti. La festa cade il 30 di ottobre, a ridosso dell’omonima ricorrenza cattolica celebrata il 2 novembre.
La tradizione messicana vuole che, durante tale periodo, le famiglie onorino i defunti addobbandone le tombe con teschi di zucchero, calendule, cibi e bevande a loro gradite in vita.
La celebrazione messicana del giorno dei morti trae le proprie origini dalla cultura indigena e, forse, da una festival Azteco dedicato alla dea Mictecacihuatl o "Signora della Morte". Il festival cadeva nel nono mese del calendario Azteco (più o meno l’inizio di agosto) e veniva celebrato per un intero mese.
Attualmente, copre un periodo di tre giorni e tra i simboli più comuni annovera i teschi, utilizzati fin dall’era pre-ispanica come simbolo di morte e rinascita.
I teschi, che rappresentano le anime dei defunti, vengono realizzati in zucchero da esperti artigiani, il cui mestiere sta lentamente scomparendo. I teschi di zucchero riportano il nome del morto scritto sulla fronte e vengono posti sulle tombe per onorare gli spiriti e invocarne il ritorno. Hanno spesso grandi sorrisi, decorazioni in glassa colorata e ornamenti scintillanti. Sono commestibili e gli ingredienti più comuni usati per la realizzazione sono: zucchero in polvere, albume d’uovo, vaniglia, sciroppo e amido di mais.
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Il Team di Sugar Collection è fiero di pubblicare questa semplice e simpatica ricetta inviata dall’utente Wikizero.
Zollette di zucchero colorate
Propongo a tutti i collezionisti, una divertente ricetta per fare in casa zollette di zucchero dalle forme più disparate, colorarle, decorarle e, per i più temerari, conservarle sotto alcool.
La ricetta è veloce e semplice, il tempo di preparazione previsto è di circa 10 minuti, più un paio di giorni di riposo.
Materiale e ingredienti:
- zucchero bianco (meglio se superfino);
- acqua q.b.;
- per colorare o aromatizzare le zollette si possono usare coloranti alimentari o aromi naturali a piacere (caffè, menta, succo d’arancia, ecc.);
- stampini di varie forme (come quelli per il ghiaccio o per i biscotti);
- se si vogliono anche applicare decorazioni servirà un po’ di zucchero a velo.
Per le zollette sotto alcool:
- alcool etilico 95°;
- aromatizzanti a scelta (menta, basilico, buccia di limone, peperoncino, ecc.).
PROCEDIMENTO:
Versare lo zucchero in una terrina e aggiungere poche gocce di colorante (se il colorante è in polvere, diluirlo con acqua). Mescolare bene con un cucchiaio in modo da uniformare il colore (se serve aggiungere altro colorante o zucchero). Aggiungere pochissima acqua alla volta per bagnare lo zucchero finché, mescolando, si formano dei grumi e si ottiene un effetto granuloso.
Inumidire appena i lati interni degli stampini e inserirvi lo zucchero, pressando molto bene, con grande pazienza!
Lasciare asciugare gli stampini all’aria aperta (meglio sotto il sole) per almeno due giorni. Per velocizzare i tempi si possono mettere sul termosifone o in forno a 60° per circa 30 minuti. Per testare se sono pronte, sformare una zolletta e verificare che sia asciutta, compatta e non si sbricioli.
A questo punto si possono applicare delle decorazioni sulle zollette utilizzando come collante un po’ di glassa, realizzata con zucchero a velo e qualche goccia d’acqua.
Per ottenere un ottimo “digestivo”, si possono mettere le zollette sotto alcool.
Basta porre le zollette in un vasetto di vetro insieme ad un aromatizzante a piacere e riempire il vasetto con alcool etilico fino a ricoprire le zollette. Lasciare il barattolo sigillato per almeno una settimana. Se volete sostituire l’alcool etilico con altri liquori, ricordatevi che le zollette si sciolgono in tutti i liquidi sotto i 90 gradi.
Attenzione a non mettervi alla guida dopo averle assaggiate perché sono davvero molto forti!